Il piccolo Zagazoo arriva nella vita di George e Bella e da morbido e tenero fagotto rosa da coccolare e lanciarsi allegramente, si trasforma prima in avvoltoio, poi in elefante, in facocero, in draghetto sino a diventare un non meglio identificato essere peloso.
Dalla nascita sino all’adolescenza ed oltre. In Zagazoo, appena pubblicato da Camelozampa, Quentin Blake con dirompente umorismo e il tratto leggero della sua matita, racconta il ciclo della vita attraverso lo sguardo straniato e l’evolversi degli stati d’animo di una coppia alle prese con il percorso di crescita del proprio bambino.
La gioia, lo stupore, la stanchezza, l’incredulità lasciano spazio alla soddisfazione nello scoprire alla fine che quello strano essere peloso (l’adolescente) si è trasformato in un uomo gentile ed educato. Anche lui presto troverà l’amore e metterà al mondo un piccolo fagottino, dolce e sorridente che all’improvviso si trasformerà in avvoltoio, poi in elefante, in facocero e così via.
Perché mi piace?
Perché è un libro catartico, che libera i genitori dal senso di colpa di considerare i propri figli degli strani esseri, non sempre adorabili, e nonostante tutto amarli senza condizioni.
Perché, letto da un bambino, restituisce umanità a quegli strani esseri spesso accigliati, con le occhiaie, irritabili, che gli ronzano intorno tutto il giorno: i genitori.
Zagazoo, Quentin Blake, Camelozampa 2016